Al Teatro Altrove va in scena “Uomini o caporali” di e con Francesco Stella per la regia di Nicola Pistoia

19 Nov , 2025 - News

Al Teatro Altrove va in scena “Uomini o caporali” di e con Francesco Stella per la regia di Nicola Pistoia

L’attore romano, proseguendo la tournée su e giù per la penisola da Torino a Palermo, approda a Roma dal 28 al 30 novembre con il suo spettacolo potente e attuale, che scuote le coscienze e illumina una realtà troppo spesso invisibile, quella del caporalato.

“Uomini o caporali” è un monologo intenso e coinvolgente che racconta la realtà del caporalato e dello sfruttamento attraverso la storia di Jasnoor, giovane bracciante del Punjab, dal suo viaggio dall’India fino allo sfruttamento nei campi italiani.

Francesco Stella, interprete oltre che autore, guidato dalla regia cruda ed essenziale di Nicola Pistoia, dà voce a più di dieci personaggi, alternando registri e prospettive in un racconto che intreccia speranza e disperazione, denuncia e umanità, in equilibrio sulla sottile linea che separa chi comanda da chi obbedisce. “Questa è la prima volta che ho scritto un monologo ed anche la prima volta che recito un monologo. – racconta – Con Uomini o caporali ho debuttato in anteprima al Cineteatro33 dove (ndr. per lui come attore) tutto è iniziato, a 17 anni. Ed è fin qui un cammino meraviglioso, emozionante, costellato di incontri, di persone e di realtà bellissime, un cammino che mi rende felice come poche altre volte. Nonché orgoglioso e onorato di poter raccontare questa storia, prestando voce a chi non ne ha!”. Adesso lo spettacolo sta proseguendo il suo fortunato cammino con altre date a Roma. Dopo la replica al Chiodo Storto Teatro nel quartiere romano denominato Torrino, non poteva non essere in cartellone anche al Teatro Studio dell’Altrove (Metro Cipro), in cui la direzione artistica di Ottavia Bianchi e Giorgio Latini assicura “Nello spazio piccolo c’è il teatro buono”.

La pièce denuncia, educa e offre uno spunto di riflessione profondo sulla responsabilità collettiva che tutti condividiamo come consumatori, cittadini e membri di una società globalizzata. L’allestimento è minimalista, con un uso evocativo delle luci e dei suoni per sottolineare i momenti più intensi.

Quello del caporalato è un tema che Francesco Stella ha a cuore, avendogli dedicato nel 2021 una serie di podcast nell’arco di un anno. Il taglio scelto è stato quello narrativo, volutamente empatico per facilitare ed attrarre l’attenzione degli ascoltatori. L’attore racconta: “Ho avuto l’onore di scrivere e interpretare “Siamo uomini o caporali”, una serie di 20 podcast da 10 minuti che raccontano la realtà del caporalato e dello sfruttamento del lavoro nell’Agro Pontino: schiavitù vera a due passi da casa.” Come voce narrante Stella, si fa messaggero delle storie di tutti i protagonisti con l’intento di sollecitare la domanda chiave su chi sia uomo e chi, invece, caporale, riprendendo la celebre frase di Totò. Su internet sono disponibili tutte le puntate. (Il tutto si muove nell’ambito di “Radix- alle radici del problema”, un progetto che ha tra i suoi partecipanti l’ASCS Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo ed offre alternative sostenibili al lavoro irregolare, contrastando lo sfruttamento in agricoltura di cittadini di paesi terzi – appunto il fenomeno del caporalato).

Margherita De Donato

Francesco Stella in scena (Credits: FB dell’artista)

CHI E’ FRANCESCO STELLA

FRANCESCO STELLA è nato e vive a Roma. Si è laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo, curriculum “Teatro e Arti performative”, presso l’Università di Roma La Sapienza. Ha studiato recitazione con il maestro Giovan Battista Diotaiuti e canto con il soprano Silvia Gavarotti. Si è diplomato presso il Laboratorio permanente di doppiaggio cinematografico di Mario Maldesi. Ha seguito workshop di drammaturgia, quale quello con Giampiero Rappa, e seminari vari tra cui quello tenuto da Massimiliano Civica su “Lo spazio vuoto”. Come autore teatrale ha al suo attivo numerosi testi, oltre a “Uomini o Caporali” del 2024: dello stesso anno è “Un mondo nel cuore”; risale al 2019 “Pari e dispari”; il 2018 è particolarmente prolifico con “Chi muore si rivede”, “Il cortile”, “Il pubblico ha sempre ragione”; stessa cosa vale per il 2017 in cui firma “Un per cento – Punizione ad affetto”, “I segreti del Gianicolo”, “Sale alla prossima?”, “Il plebeo Patrizio”; del 2016 è “Cose popolari” scritto con Nicola Pistoia e Ariele Vincenti, mentre “Vicini di stalla” scritto con Antonio Grosso risale al 2013. La sua prima prova d’autore è stata “Senza incrociazioni” del 2009. Le sue apparizioni televisive lo vedono presente in varie fiction: “Suburra eterna”, regia di Ciro D’Emilio, Netflix, 2023 – “Canonico” – seconda stagione, regia di Peppe Troia, Tv2000 2023 – “I racconti di Talia”, regia di Rodolfo Mantovani, 2022 – “Il paradiso delle signore” – seconda stagione, regia di Monica Vullo, Rai1 2017 – “È arrivata la felicità”, regia di Francesco Vicario e Riccardo Milani, Rai1 2015 – “I Cesaroni” – sesta stagione, regia di Francesco Pavolini e Giandomenico Trillo, Canale 5 2014 – “Un medico in famiglia” – nona stagione, regia di Francesco Vicario, Rai1 2013. Il palcoscenico teatrale è il suo habitat naturale e lo calca dal 2006, diretto in più occasioni da Luca Pizzurro, Michela Cangi, Nicola Pistoia (che ha firmato la regia di “Minchia signor tenente” di Antonio Grosso nel 2012, “Cose popolari” nel 2016,“Chi muore si rivede” dello stesso Stella nel 2018, “Gregory” di Veronica Liberale nel 2022, “Il piacere dell’attesa” di Michele La Ginestra nel 2023), Paolo Triestino, Pierluigi Palla con il teatro per ragazzi, Adriano Bennicelli (“Hotel due mondi” nel 2024), Michele La Ginestra (“In nome della madre” di Erri De Luca nel 2022), Tiko Rossi Vairo e Marco Zadra (“L’albergo del libero scambio” di Feydeau nel 2022, “Il mistero del calzino bucato” di Zadra nel 2023).

UOMINI O CAPORALI

di e con Francesco Stella

VIDEO PROMO

28-30 novembre

Teatro Altrove

Via Giorgio Scalia, 53 (metro Cipro)

info e prenotazioni 3518700413 – ipensieridellaltrove@gmail.com

Il Teatro Studio dell’Altrove è nato nel 2012 dal proposito condiviso da Ottavia Bianchi e Giorgio Latini  (fondatori dell’Associazione di Promozione Sociale “I Pensieri dell’Altrove”) di riportare a teatro il pubblico -, giovani compresi – e riappacificarlo con la tradizione, la letteratura e l’arte in genere. Il loro comune desiderio è che il teatro sia rivalutato come luogo indispensabile alla vita della comunità, come spazio di creazione, cultura e divertimento in una chiave del tutto contemporanea.


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