Risate fino alle lacrime per il “Giulio Cesare e i 7 nani” di Marco Zadra al Teatro Ghione

27 Ott , 2025 - Recensioni

Risate fino alle lacrime per il “Giulio Cesare e i 7 nani” di Marco Zadra al Teatro Ghione

Si è chiuso in bellezza il ciclo di rappresentazioni dellallegra brigata capitanata dal duo Spampy & Zadra in un turbinio di risate, parodie e colpi di scena.

Favole stravolte, congiure storiche e un bosco pieno di sorprese è il contesto in cui il numeroso pubblico presente in sala si è trovato catapultato per una serata fuori dagli schemi, grazie a “Giulio Cesare e i 7 Nani”.

Per celebrare i suoi 40 anni di palcoscenico Marco Zadra ha scelto di tornare in scena con quello che è sicuramente il suo spettacolo più folle, in cui il Giulio Cesare di Shakespeare incontra la fiaba più famosa dei fratelli Grimm. Un kolossal dal movimento vorticoso, continuo e sempre più intenso, che vede protagonisti una trentina di interpreti, alle prese con continui cambi di abito.

Marco Zadra (Credits: FB dell’artista)

L’attore romano veste i panni di Giulio Cesare, affiancato dal fidato Marco Antonio (lo stracollaudato Marco Spampy Spampinato) e dalla moglie Calpurnia (dal voluto accento calabrese di una divertente e divertita Antonella Salerno), la quale in seguito ad una premonizione cerca di convincerlo a non recarsi in Senato il giorno delle Idi di marzo 44 a.C.

Alcuni momenti dello spettacolo: Cesare con i Senatori (Ph. Margherita De Donato)

BiancaNeve con gli animali del bosco (Ph. Margherita De Donato)

Inseguito da Bruto (Tiko Rossi Vairo) e dai cospiratori, Giulio Cesare cerca riparo nel bosco incantato. Sull’autobus 46/ che lo porta a destinazione, incontra Bianca Neve (la spigliata Marta Degli Esposti) che a sua volta è in fuga dalla matrigna (la regina cattiva versione Posillipo di Paola De Paolis). Insieme giungono alla casa in cui abitano i sette nani e dove si nascondono, pensando di riuscire a far perdere le proprie tracce. In realtà i due fuggitivi si ritrovano in un condominio affollato da personaggi stravaganti, che prestano lo spunto a Zadra per sfoderare tutto il suo repertorio comico, frutto di lunghi anni di attività teatrale. In ciò è coadiuvato dal numeroso ed eccezionale cast, in cui figurano Salvatore Siberia Belcaro (simpatica vittima del dilemma Tatino o Tatone? ben noto al fedelissimo pubblico di Zadra)Francesca Pausilli (in più vesti, da Cecilia Metella ad uno dei sette nani, quello più verace), Alessandra Fineo, Alessandro Frittella, Silvia De VittorioFrancesco Raineri, Ettore Sagretti, Claudio Contini,  José de la Paz  e Giulia Zadra (ora nei panni dello specchio incantato, ora del nano n.1, ora del motore del 46/ di nome Franco). Un’anticipazione: alcuni di questi affiatati interpreti saranno nuovamente in scena al Ghione dal 9 al 12 aprile 2026 per “Indovina chi sviene a cena”, una nuova commedia di Zadra, ovviamente dall’inconfondibile stile surreale ed esilarante.

Intermezzo musicale (Ph. Margherita De Donato)

Merita una menzione il M° Emiliano Federici al pianoforte, che introduce la storia e la accompagna con intermezzi musicali ed un mix di brani famosi, che spaziano dal tema principale di “Biancaneve e i sette nani” a “Guerre Stellari”, da “Bohemian Rhapsody” dei Queen alle note evocative dell’arrivo di “Batman”. Eh sì, in questo kolossal ci sono anche rapide incursioni da parte dei supereroi.

Uno show davvero stravagante, imprevedibile e fantasioso fin dall’iniziale ingresso di Giulio Cesare in bicicletta, con continue gag e colpi di scena inarrestabili, sapientemente diretti per giungere al lieto fine inaspettato. Il tutto dentro i colori allegri della scenografia girevole, suggestiva e imponente, frutto della creatività e della manualità di Marco Zadra e di sua moglie Francesca Misiti, a cui va il merito anche dei costumi.

Margherita De Donato

L’interno della casetta dei 7 nani (Ph. Margherita De Donato)

Aspettando il 46/… ed il suo arrivo alla fermata (Ph. Margherita De Donato)

Nella foto da sinistra Siberia Belcaro sul 46/ , il cui motore è Giulia Zadra col cappello giallo

Da sinistra, Marco Spampy, Francesca Pausilli e Marco Zadra (Ph. Margherita De Donato)


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