Sabato 19 Luglio 2025 alle 21:30 uno spettacolo di 70 minuti, a cura dell’Associazione Ars in Urbe APS, in collaborazione con il Comitato di Quartiere San Lorenzo e l’Associazione Culturale Walden, promosso dal Municipio II del Roma Capitale.
L’arte si fa testimonianza, rito, e sentinella di valori e giustizia con questo spettacolo che unisce ed esalta l’aiuto reciproco tra religioni, senza barriera alcuna, la solidarietà, il riconoscimento di alcuni luoghi simbolo della nostra storia capitolina, del ricordo delle gesta di alcuni uomini che hanno segnato i destini di questa città nei momenti cruciali della sua storia.
Lo spettacolo, scritto e interpretato da Marco Zordan, nato e cresciuto nel quartiere Piramide, parte dalla memoria storica degli abitanti, dai racconti di chi lo vive da sempre, dalla stessa famiglia dell’attore interamente collocata nelle vie di questo rione.
Dopo numerose domande sul personaggio più significativo, che abbia rappresentato un baluardo nei confronti dei frequenti contrasti sociali venutosi a creare nella secolare storia di un ex quartiere operaio, è emerso il nome di Don Giovanni Gregorini, parroco dal 1943 al 1985 dell’unica chiesa della zona Piramide: Ai suoi 42 anni di presenza costante nella storia del quartiere, il 19 Marzo del 2021, il Comune di Roma ha dedicato la piantumazione di un albero presso il Giardino dei Giusti a Villa Pamphili.
La figura di Don Gregorini rappresenta per molti versi i caratteri della romanità (lui non romano) intesa come ferrea volontà di creare una rete solidale cittadina. Dopo aver raccolto testimonianze sull’attiva presenza all’interno della sezione dell’ACLI, sindacato cattolico che in quel quartiere operaio fungeva da ufficio di collocamento, fino alle estreme rinunce che Don Gregorini imponeva a se stesso a vantaggio dei disagiati del quartiere, quel quartiere che Pasolini osservava sempre dall’osteria al biondo Tevere, che ospitò la sua ultima cena la sera del 2 Novembre 75.
Ma la storia che più ha legami con i luoghi della nostra città e che ha eletto Don Gregorini Giusto tra le Nazioni è relativa alla resistenza; storia che lui non raccontava mai e che abbiano avuto la possibilità di conoscere solo grazie al lavoro degli storici. Don Gregorini ospitò all’interno della chiesa dal 16 Ottobre 43, al marzo del 44, quando la chiesa venne bombardata, 4 famiglie di ebrei. Le donne vennero affidate alle vicine Pie Filippini in Via Caboto, ed altre alle suore di Clausura di Via Tor de Specchi, vicino al Campidoglio. Fu lui ad accompagnare al riconoscimento presso le Fosse ardeatine, la figlia di Attilio Veroli e suo figlio Michele, entrambi ospitati da lui nell’Ottobre del 43. Altra peculiarità che lega questa storia ad un luogo è che tutte le famiglie salvate, abitavano in Via Portico d’Ottavia 13, come un recente libro di Anna Foa testimonia. Ma non fu l’unico ad offrire solidarietà alle famiglie ebree del quartiere. I proprietari della Saccheria Sonnino in Via del Porto Fluviale, ad esempio costretti a scappare dopo le leggi razziali, lasciarono tutti i loro ori a Marcello Zordan, nonno paterno dell’autore. Antifascista della prima ora Marcello Zordan lavorava in nero ai mercati generali poiché solo chi aveva la tessera del partito poteva essere assunto. In seguito ad un pestaggio da parte dello squadrismo fascista perse un occhio, ma questo non gli impedì di compiere azioni notturne di sabotaggio ai binari ferroviari adiacenti a Via del Gazometro insieme ai suoi 5 fratelli emigrati dal Veneto. La storia ci narra poi che diversi luoghi religiosi di Roma vennero sfruttati per nascondere chiunque dovesse fuggire dalla furia nazista. Curioso è il caso del seminario di San Giovanni in Laterano dove travestiti da seminaristi, c’erano nascosti alcuni esponenti politici antifascisti che di lì a poco sarebbero stati la spina dorsale della repubblica Italiana, due su tutti Pietro Nenni e Ivanoe Bonomi, entrambi coinvolti nella resistenza e protagonisti dei due episodi dell’attentato di Via Rasella e della fuga di Pertini e Saragat da Regina Coeli.
Il Giorno dei Giusti
di e con
Marco Zordan
Sabato 19 Luglio 2025 alle 21:30
Giardino Verano – Piazzale del Verano
INGRESSO LIBERO
a cura dell’Associazione Ars in Urbe APS, in collaborazione con il Comitato di Quartiere San Lorenzo e l’Associazione Culturale Walden
